Il proprietario, era impegnato insieme ad altre persone a caricare un altro vitello su un camion per il trasporto animali, quando all'improvviso, altri due presenti nel recinto hanno tentato la via di fuga imboccando il cancello rimasto aperto e riuscendo nell'intento. Il piu' piccolo dei due e' stato domato in fretta e fatto rientrare in stalla, mentre il secondo si e' dato alla fuga per le campagne circostanti. Il pensionato, preoccupato per quello che poteva succedere, ha allertato le forze dell'ordine e ha chiesto l'intervento di alcuni amici e vicini per cercare di recuperare il bovino imbestialito. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Tricase, gli agenti della tenenza di Tricase del Corpo Forestale dello Stato. Dopo numerosi tentativi di avvicinarlo, rischiando anche di essere caricati dal toro, si e' deciso di chiedere l'intervento dei sanitari del servizio veterinario della Asl. L'intenzione era quella di narcotizzare l'animale per riuscire a legarlo e a riportarlo nella sua stalla una volta risvegliato. Ma era talmente agitato, e tanto impervia la zona, che e' stato impossibile avvicinarlo.
Dopo ore di concitazione, verso le 16,00 il toro, indomito nonostante le lunghe corse e il caldo cocente, si e' rifugiato sotto alcuni arbusti spinosi. A questo punto e' stato accerchiato dai carabinieri, dagli agenti della Forestale, dal proprietario e da alcuni volontari i quali, vestiti per una giornata i panni del cow boy, lo hanno preso al lazo, schivando piu' volte gli attacchi delle sue temibili corna. Una volta legato e' stato poi ricondotto alla stalla, distante circa 500 mt dal luogo della cattura.
Finita questa avventura "alternativa" il proprietario ha potuto tirare un sospiro di sollievo ringraziando i volontari che lo hanno aiutato e le forze dell'ordine, ed in particolare i carabinieri che nonostante la fine del turno sono rimasti sul posto fino al recupero del bovino.