un’estenuante attesa, la ragazza viene visitata da una dottoressa a fine turno e liquidata con una diagnosi di “dolori mestruali”.
Accade però che la mattina dopo la gamba dolorante si gonfi a dismisura fino alla caviglia. Nuova corsa al Pronto soccorso stavolta di Gallipoli, dove la ragazza viene ricoverata d’urgenza con la diagnosi di tromboflebite: ancora qualche ora e avrebbe potuto perdere la gamba o rischiare addirittura l’ictus o l’infarto a causa delle vene dell’arto quasi completamente ostruite. Nell’ecografia effettuata a Casarano la sera prima il problema, a detta dei medici del “Sacro Cuore”, sarebbe già stato chiaramente visibile.
La madre della 18enne racconta: «Il primario ci ha detto che sono state perse 24 ore che potevano essere determinanti. L’importante ora è che lei stia bene e che non avrà conseguenze, ma fa molta rabbia pensare a quello che è successo. Nonostante ci siano i presupposti non sporgeremo denuncia. Vorremmo però che questa storia si sapesse, per far riflettere sui rischi a cui i cittadini sono esposti loro malgrado a causa della gestione degli ospedali. La carenza di personale e l’affollamento sono pericolosi. Non ci si può rivolgere a queste strutture con la necessaria fiducia».
fonte: Piazzasalento