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mercoledì 10 settembre 2014

LA STORIA DI ANTONIO MAGGIO, GUARDIANO DEL FARO DI SANTA MARIA DI LEUCA.





La storia di Antonio Maggio, guardiano del faro di Santa Maria di Leuca.

Il FARO DI SANTA MARIA DI LEUCA.

A pochi metri dalla spaziosa piazza delSantuario, l’occhio del turista non può sottrarsi alla maestosità e grandezza del faro di I^ classe progettato dall’ing. Achille Rossi e fatto costruire nel 1864 al posto di una torre anticorsara voluta da Filippo II su punta Meliso. Fu fatto funzionare per la prima volta la sera del 6 settembre 1866. Il faro che si erge fino a 47 mt dal suolo e a 102 mt dal livello del mare offre la possibilità, percorrendo all’interno, una scala a chioccia di 254  gradini, di salire di salire fin sul terrazzo circolare. Spesso accade che nei giorni particolarmente limpidi si possano vedere Corfù e i monti Acrocerauni.

 La lanterna, del diametro di 3mt che poggia su una torre ottagonale e su un edificio a 2 piani,è dotata di 16 lenti, di cui 6 libere e 10 oscurate,  che proiettano fasci di luce bianca visibili fino a 50 km di distanza a cui si alternano fasci di luce rossa che segnalano ai naviganti le pericolose secche del mare di Ugento. Dal 1940 il radiofaro ha fornito anche un servizio internazionale emanando con atmosfera chiara un segnale ogni 4 ore e con tempo nebbioso ogni 4 minuti. All’interno della struttura ci sono 4 alloggi di cui 3 sono utilizzati dai fanalisti ed uno è adibito a camera di ispezione, sala motori e sala radiofaro. Ci sono poi altri 3 fabbricati destinati a vari servizi.

In ultimo, caratteristica non tecnica ma squisitamente percettiva, è la splendida e rara veduta che si può apprezzare dal terrazzo: da qui il mare, scaldato dai raggi del sole, assume mille colori e, lo sguardo che non incontra limiti e confini, se non quelli di una natura dalla bellezza disarmante, permettono allo spettatore, sia pur solo con la mente, di viaggiare verso l’infinito.

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