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sabato 30 agosto 2014

FONDI PER L'ACQUISTO DEI LIBRI DI TESTO, AL VIA LE DOMANDE.



Sono circa 1,8 milioni di euro, i fondi destinati agli studenti salentini per l’acquisto dei libri di testo, della scuola media e superiore. Possono fare domanda di contributo le famiglie con un indicatore Isee non superiore ai 10.632,94 euro.
I fondi sono così stati ripartiti tra tutti i comuni pugliesi:

OFFERTE DI LAVORO SETTORE ABBIGLIAMENTO.

In prossimità della nuova stagione invernale 2014-2015, numerose aziende di abbigliamento italiane e straniere, offrono lavoro come responsabili di negozio, credit specialistcommessi, collaboratori nel settore vendite, concept merchandising, acquisti, risorse umane. Inoltre, si ricercano anche figure professionali del settore pelletteria.
Consulta le offerte e clicca per candidarti!
Piazza Italia cerca diverse figure professionali, motivate, responsabili e propositive, pronte a cogliere le opportunità di crescita all'interno delle diverse

OFFERTE DI LAVORO: RYANAIR CERCA ASSISTENTI DI VOLO SU TUTTO ILTERRITORIO NAZIONALE.

offerte di lavoro assistenti di volo ryanair mini

Cerchi offerte di lavoro in Italia? Ecco come partecipare alle selezioni di Ryanair, che cerca assistenti di volo su tutto il territorio nazionale.


In qualità di apparato ufficiale per il reclutamento e la formazione in collaborazione con Ryanair, Crewlink è specialista nel Reclutamento, Formazione e Assunzione di Assistenti di Volo per la principale compagnia aerea low-cost d’Europa è l’unica compagnia, tra le diverse agenzie di reclutamento di assistenti ti volo, che offre soltanto formazione indipendente e residenziale in Europa.







Ryanair, tramite Crewlink, sta cercando assistenti di

ALLARME BRACCIALETTI CON GLI ELASTICI: RITIRATI DAL MERCATO ININGHILTERRA, CONTENGONO SOSTANZE CANCEROGENE.



Allarme braccialetti con gli elastici: contengono sostanze cancerogene. In Inghilterra ritirati dal mercato
Chi ha ricevuto in regalo da un bimbo un braccialetto fatto di elastici colorati alzi la mano... Ovviamente la starete alzando tutti perché l'intreccio dei piccoli elastici colorati è stato il gioco preferito dell'estate di tutti i bambini del mondo.

venerdì 29 agosto 2014

AUTOVELOX E TELELASER IL CALENDARIO DI SETTEMBRE 2014.

Autevelox e telelaser, diramato il nuovo calendario per il mese di settembre


La polizia provinciale ha diramato i calendari per il mese di settembre 2014, mese ormai alle porte. Sono quelli di autovelox, tele laser e postazioni fisse, come sempre collocati lungo le arterie principali del Salento.
Dalla provinciale 363 Santa Cesarea Terme-Maglie, alla 359 Nardò-Avetrana, ecco come

TAP NEL SALENTO "OPERA STRATEGICA": LA COMMISSIONE NAZIONALE "VIA" AUTORIZZA L'OPERA.

Percorso TAP


L’organismo interno al Ministero dell’ambiente ha espresso parere favorevole sull’infrastruttura con approdo a San Foca ritenuta “strategica”. La palla dovrebbe passare al Ministero per lo sviluppo economico. Ma il territorio non ci sta.
La commissione nazionale Via del ministero dell’ambiente, chiamata a valutare l’impatto ambientale del progetto, ha espresso parere favorevole a Tap, il gasdotto che dall’Azerbaijan, passando da Grecia, Albania e Mar Adriatico, sbarcherà nel Salento, a San Basilio, lungo la costa di

TRICASE: MANCATO RISPARMIO ENERGETICO IL MEET UP CINQUE STELLE TRICASE DENUNCIA L'ASSENZA DI UN PROGETTO

Foto: POI ENERGIA

Il governo cittadino come quello di Renzi attua la politica dei soli annunci.
In pompa magna l'assessore alla cultura aveva annunciato l'avvio di una sperimentazione per ridurre di oltre il 30% il consumo di energia elettrica per la illuminazione pubblica. La cosa era stata accolta favorevolmente anche perché andava nella direzione da noi a gran voce auspicata. Invece scopriamo che l'amministrazione ha perso l'ennesimo treno . 
Il ministero per lo sviluppo economico aveva emanato un bando per finanziare progetti dei comuni inerenti le energie rinnovabili ed il risparmio energetico. Pensavamo, visto la sensibilità dimostrata, che si sarebbe attivata per partecipare, con la speranza di reperire fondi per rinnovare la obsoleta rete di pubblica illuminazione . Oggi scorrendo la graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento scopriamo che Tricase a differenza della stragrande maggioranza dei comuni limitrofi non ha nemmeno presentato un progetto. Come al solito a Tricase come a Roma solo CHIACCHERE e null'altro!



Il governo cittadino come quello di Renzi attua la politica dei soli annunci.
In pompa magna l'assessore alla cultura aveva annunciato l'avvio di una sperimentazione per ridurre di oltre il 30% il consumo di energia elettrica per la illuminazione pubblica. La cosa era stata accolta favorevolmente anche perché

ECOTASSA SALENTO: IL CONSIGLIO DI STATO BOCCIA L'ECOTASSA VOLUTA DALLA REGIONE PUGLIA, RESPIRANO I COMUNI INADEMPIENTI.

Sospiro di sollievo per i comuni salentini, il Consiglio di Stato boccia l'ecotassa


Sospiro di sollievo per i comuni salentini, il Consiglio di Stato boccia l'ecotassa

Buone notizie per i comuni salentini e della Puglia. Il Consiglio di Stato, infatti, ha accolto il ricorso proposto da 51 comuni della provincia di Lecce, sospendendo la determinazione della Regione Puglia. Risparmi per 3 milioni di euro


Sospiro di sollievo per i comuni salentini, il Consiglio di Stato boccia l'ecotassa
LECCE – In tempo di crisi e tasse, finalmente una buona notizia per i comuni salentini e della Puglia. Il Consiglio di Stato, infatti, ha accolto il ricorso proposto da 51 comuni della provincia di Lecce

fast news 29 08 2014 edizione salento Paolo Congedo

SCOPERTA NEL SALENTO UNA NUOVA SPECIE DI ORCHIDEA.



Il nuovo ibrido documentato da due studiosi salentini, Roberto Gennaio e Piero Medagli. 
Il Salento è ancora terra di biodiversità. A confermarlo ancora una volta la scoperta di due studiosi dell'Università del Salento, il naturalista Roberto Gennaio, tra i maggiori esperti di orchidee selvatiche del Salento, e il

giovedì 28 agosto 2014

FLAVIO TOSI SINDACO DI VERONA: "METTO A DISPOSIZIONE L'ARENA DI VERONA GRATIS PER PUBBLICIZZARE IL SALENTO ED I SUOI PRODOTTI"

Flavio Tosi

Dopo le polemiche in occasione del Premio Negroamaro il sindaco della città scaligera, in vacanza nel Salento, rilancia l'idea di un ponte tra la Puglia e il Veneto nel nome del vino.

Creare un ponte tra la Puglia e il Veneto nel nome del vino, dell’enogastronomia e della musica. È questa l’idea scaturita a margine della visita di Flavio Tosi, sindaco di Verona, negli stabilimenti di Cantine due Palme, a Cellino San Marco, in provincia di Brindisi.
Metto a disposizione gratuitamente l’Arena di Verona per promuovere la Puglia, il Salento,

fast news 28 08 2014 edizione salento Paolo Congedo

ANCHE SHAKIRA NEL SALENTO IN ATTESA DEL MATRIMONIO DELLA FIGLIA DEL MAGNATE INDIANO SI FA UN BAGNO A SANT'ISIDORO.

shakiraf012

In Salento per le nozze della figlia di Pramo Agarwa, magnate indiano cugino di Pramu Agaroza, come da tradizione, Shakira ha deciso di stabilirsi tre giorni in una villa di contrada Abate Cola, tra Sant’Isidoro e il

mercoledì 27 agosto 2014

TRICASE: DELL'ABATE FORTEMENTE CRITICO CON COPPOLA E FRACASSO PER LA MANCATA ESTATE TRICASINA A TRICASE PORTO E L'ECOCENTRO.



CHE VOGLIANO DEMOLIRE TUTTA TRICASE PORTO?
Nel 2014 la Giunta Coppola ha stanziato 50.000 euro per manifestazioni, oltre ai costi per pubblicità, SIAE e servizi vari annessi. Ecco il link dell’estratto del bilancio:
A Marina Serra per un solo evento ha speso 7.320 euro di artisti e almeno -si stima- altre 3.500 euro di servizi vari (palco, audio service, fornitura energia elettrica, SIAE, bagni chimici, ambulanza, straordinario per il personale di polizia

TRICASE: ANCORA POLEMICHE, COPPOLA AL VETRIOLO SU DELL'ABATE


Nunzietto Dell’Abate, infaticabile consigliere di minoranza, ha inviato ai consiglieri di maggioranza un articolo con la chiosa: “...che, nel pieno di agosto, nasca da qui, da questo risveglio di coscienze, "la primavera tricasina"?

Evidente il riferimento alla “primavera araba”. È mai possibile che un essere umano degno di questo nome, in un periodo di sangue, sofferenze, dissennati omicidi e violenze, come questo tragico che stiamo vivendo, possa fare paragoni di questo tipo?

Ci siamo ricordati di un’altra sua nota in cui parla di nostre promesse ad effetto mai realizzate perché non

martedì 26 agosto 2014

DALLA TARANTA DI MELPIGNANO AL SESSO IN SPIAGGIA DI GALLIPOLI. ECCOPERCHÉ' IL SALENTO E' A RISCHIO.



SALENTO, CRISI D'IDENTITA'/ L'episodio della coppia che fa sesso in spiaggia in centro a Gallipoli (nella foto), è solo la punta dell'iceberg, il simbolo di un Salento dominato da unturismo trash e selvaggio. Parte la protesta dei cittadini contro l'invasione di massa di una terra splendida ma con pochi servizi. Più quantità che qualità. La crisi è anche politica: Vendola sta per lasciare ed è guerra interna a sinistra tra Stefàno,Emiliano, Sel e Pd per il successore. E culturale, con una Notte della Taranta noiosa e smarrita. Senza contare la polemica sul premio Terre del Negroamaro a Tosi. Il casoBriatore: "La Versilia è out e proibizionista, meglio il permissivo Salento"
L'episodio della coppia che fa sesso in spiaggia in centro a Gallipoli (nella foto), è solo la punta
dell'iceberg, il simbolo di un Salento dominato da unturismo trash e selvaggio. Parte la protesta dei cittadini contro l'invasione di massa di una terra splendida ma con pochi servizi. Più quantità che qualità. La crisi è anche politica: Vendola sta per lasciare ed è guerra interna a sinistra tra Stefàno,Emiliano, Sel e Pd per il successore. E culturale, con una Notte della Taranta noiosa e smarrita. Senza contare la polemica sul premio Terre del Negroamaro a Tosi. Il casoBriatore: "La Versilia è out e proibizionista, meglio il permissivo Salento".
I CITTADINI CONTRO IL TURISMO TRASH - Ma la vicenda del sesso in spiaggia è solo uno dei tanti esempi del turismo selvaggio e trash che sta invadendo non solo Gallipoli ma l'intera regione. I residenti, che si sono uniti nel "Comitato cittadino di liberazione", per protestare contro i turisti maleducati che affollano la citta', hanno espresso la loro indignazione per quest'ultimo episodio. Indossando simbolicamente magliette bianche, gli attivisti del Comitato spontaneo, nei giorni scorsi hanno organizzato una manifestazione davanti al municipio chiedendo al sindaco, Francesco Errico, di affrontare il problema in Consiglio comunale. I cittadini, com'e' gia' accaduto a Barcellona, a Venezia, a Firenze, chiedono misure adeguate per arginare il turismo selvaggio, in particolare atti di vandalismo, bivacchi, sporcizia e rumori molesti, prodotti da migliaia di turisti, per lo piu' giovani, che affollano strade e spiagge cittadine. "Siamo stati contattati da Ostuni - spiega Roberto Giurgola, portavoce del comitato -, ci hanno chiesto come organizzarsi alla stregua di Gallipoli per evitare che anche la Città bianca diventi una pattumiera a cielo aperto, in cui al mattino ci si sveglia tra escrementi, gente che dorme in strada e bottiglie di alcolici vuoti sparse ovunque". La mobilitazione fa rete e ci va, in rete. La pagina facebook del gruppo di cittadini inferociti, nel giro di pochissimi giorni è infatti passata da trecento a mille adesioni. A Gallipoli, tanto per rendere l'idea della situazione, persino i garage vengono affittati come appartamenti.
IL SALENTO INVASO E IL CASO BRIATORE - Più quantità che qualità. E' questa la tendenza che sembra essere stata assunta dal Salento negli ultimi anni, col risultato che questa terra splendida viene letteralmente invasa da maree di turisti da tutta Italia e dall'estero ma senza avere i servizi necessari per l'accoglienza di un tale esercito. Con la conseguenza che il territorio e le città rischiano di venire snaturate e devastate dal degrado. A contribuire a tutto ciò un'immagine forse di eccessiva permissività del Salento. Ha contribuito a questa idea una recente uscita di Flavio Briatore che ha bocciato la Versilia per l'eccessivo proibizionismo e tendenza "bacchettona", dichiarando di preferire il Salento e la sua "diversa mentalità più permissiva. La Versilia è diventata la terra del proibizionismo e delle regole, di questo passo si va tutti nel Salento, la nuova terra delle opportunità". Con pronta risposta di alcuni esponenti del mondo culturale salentino, che hanno invitato Briatore a restare in Versilia perché il "Salento punta su altro".
LA CRISI POLITICA - La Puglia sta attraversando un momento di fribrillazione politica. Nichi Vendola ha annunciato che non si ricandiderà alle prossime elezioni per la guida della Regione e nel Centrosinistra è polemica e scontro tra il candidato del Pd, Michele Emiliano, e quello di Sel, Dario Stefàno. Una incertezza che non può fare bene a una Regione che sembra aver smarrito la bussola e una precisa linea politica. La stessa incertezza che c'è anche nel Centrodestra che non ha ancora trovato l'uomo giusto per concorrere per (e conquistare, o almeno provarci), la poltrona più ambita della Puglia.

fonte: affari italiani

YACHT E SALENTO: MATRIMONIO IMPOSSIBILE.




Guardare e non toccare. Il detto si addice all’estate salentina fatta di tante visite di importanti magnati, imprenditori, uomini di spettacolo che arrivano con i loro panfili e Yacht al largo delle coste salentine ma non possono avvicinarsi ad alcun porto, specie sul versante orientale.


Di questi grandi passaggi illustri e lussuosi resta una scia in mare, ma gli scali salentini non sono attrezzati per fare turismo marittimo o crocieristico. Uno yacht come quello del principe indiano (chiunque fosse) avvistato a poche centinai di metri dalla spiaggia di San Cataldo non porta ricchezza alcuna se rimane al largo, potrebbe portarne, invece, se attraccasse in uno dei nostri porti. Ma quale porto turistico in provincia di Lecce è così attrezzato da poter accogliere tali imbarcazioni? Nessuno.

VIRTUS TRICASE: ECCO I NUOVI COLPI.

Dopo l'ingaggio di Mirko Corsano come nuovo allenatore, la dirigenza della Virtus Tricase sta lavorando per poter costituire una squadra competitiva e completa in ogni reparto. In questi giorni, infatti, il direttore sportivo Dario Malinconico ha messo a segno numerosi colpi di mercato portando a Tricase giocatori di primo livello a testimonianza delle rinate ambizioni della società salentina. 

Vieta alla moglie di entrare in casa, poi aggredisce i carabinieri edil figlio. In carcere 56enne .

Maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale hanno portato in carcere Rocco Sanapo di Specchia. 
Il fatto è avvenuto quando la moglie del 56enne, ha chiesto aiuto ai carabinieri, perché il marito non la faceva entrare in casa.
Giunti sul posto, mentre la donna, presa dalla disperazione, rimaneva nelle vicinanze senza farsi notare dal marito, i militari cercavano di dialogare con il 56enne che dal terrazzo, con tono minaccioso, diceva in dialetto leccese: “Ve ne dovete andare altrimenti prendo qualcosa e ve la lancio in testa. andate via altrimenti

giovedì 21 agosto 2014

DAL 2015 RITORNA LA LEVA MILITARE OBBLIGATORIA PER I MAGGIORENNI.

media-public.pmm.rtsi.ch

Ritorna la leva obbligatoria. A causa degli eventi recenti in medioriente, compresi i comunicati intimidatori da parte di gruppi integralisti islamici come l’isis nei confronti dei paesi comunitari quali l’Italia, considerato lo scarso numero di esponenti a servizio permanente nelle forze armate, complice la poca preparazione atletica e tattica, secondo alcune indiscrezioni provenienti da funzionari del Ministero, il governo ha deciso di ricostituire la leva obbligatoria a partire dall’anno 2015. Tutti coloro che abbiano compiuto 18 anni o che ebbero diritto all’esonero per un periodo retrattivo di massimo dieci anni, per motivi non inerenti a gravi deficienze di salute (termine degli studi, servizio civile, obiettore di coscienza) dovranno presentarsi entro un termine massimo di 90 giorni presso lo sportello unico della difesa (presente in tutte le OSL del territorio) per ritirare documentazione relativa alla domanda di reintegrazione nelle forze armate. I trasgressori verranno prelevati con spiegamento di forze se necessario dal proprio domicilio affinché vengano indirizzati obbligatoriamente al conseguimento del certificato di addestramento bellico secondo il protocollo Badoglio 45c per la difesa patriottica federale.


fonte: giornale del Corriere.

Giornale del Corriere è un sito satirico e dunque alcuni articoli contenuti in esso 
sono inventati. La redazione non vuole offendere nessuno. Se qualcuno dovesse ritenersi offeso dai contenuti
di uno o più articoli è pregato di mandare un'email al seguente indirizzo: giornalecorriere@live.it

LE ECOMAFIE DI STATO CHE ANNIENTANO LA VITA DEL POPOLO ITALIANO


informativa De Grazia del 28 settembre 1995


di Gianni Lannes


La prima vittima è la verità. 30 miliardi di euro nel 2013, a tanto ammonta il fatturato delle ecomafie in Italia, equivalenti alla sparizione di circa 40 milioni di tonnellate di rifiuti pericolosi, comprese 500 tonnellate annue di rifiuti radioattivi di origine sanitaria e industriale.

Le persone si ammalano e muoiono a causa dei veleni che hanno inquinato l’ambiente in cui si sopravvive, ed ipotecato la possibilità di un futuro.

I governi occidentali si sono accordati a livello internazionale per nascondere e inabissare soprattutto gli scarti nucleari. Così hanno fatto il possibile per cancellare le tracce, fregandosene sommamente della salute dei popoli. Basta scandagliare i dati internazionali dell'AIEA (già evidenziati su questo diario internautico) per rendersi conto del disastro che hanno ereditato a loro insaputa le nuove generazioni, e noi con loro.

Il traffico ecomafioso va a gonfie vele. Nel Belpaese la gestione è statale sotto mentite spoglie. Ecco perché regna l’interesse generale a tenere bassi i toni, se non proprio ad oscurarli. La politica italiana è la sponda perfetta per i faccendieri che risolvono senza scrupoli questioni scottanti. Dove si fa sparire la melma tossica e radioattiva? Spesso nel mare nostrum. E avanti con i servizi segreti.

In un’audizione parlamentare del 24 settembre 2009, addirittura un mese prima che il ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo, coadiuvata dal procuratore nazionale antimafia Grasso (attuale presidente del Senato) negasse l’evidenza di nave Cunski inabissata al largo di Cetraro, l’ammiraglio Bruno Branciforte, direttore dell’Aise (ex Sismi), esternando al ribasso faceva comunque riferimento a “55 navi a perdere”.

In effetti il 15 luglio 2004, in risposta all'interpellanza urgente numero 2-01216, il sottogretario Ventucci, a proposito dello smaltimento illecito di rifiuti industriali tossico-nocivi e radioattivi, rivelava:

"... Numerosi elementi indicano il coinvolgimento nel suindicato traffico di soggetti istituzionali di governi europei ed extraeuropei, nonchè di esponenti della criminalità organizzata e di personaggi spregiudicati, tra cui il noito Giorgio Comerio, faccendiere italiano al centro di una serie di vicende legate alla Somalia...".  

In precedenza, esattamente il 28 settembre 1995, in un'informativa del capitano di corvetta Natale De Grazia, investigatore di punta della procura della Repubblica di Reggio Calabria, assassinato - dall’intelligence nostrana - il 13 dicembre 1995, poiché stava indagando sull’affondamento doloso di 180 navi a perdere, si legge dell'inabissamento di due mercantili imbottiti di veleni radioattivi:

"Queste due navi di bandiera maltese sono affondate in due punti dell'Adriatico che nel progetto O.D.M. reperito tra i documenti di Comerio sono indicati quali punti previsti nel programma di dispersione delle scorie nelle aree nazionali italiane e degli affondamenti si ha notizia dai registri Lloyd's".

Ufficialmente la loro posizione è nota a livello istituzionale. Basta navigare e immergersi a largo di Rimini per rendersi conto del grave pericolo oscurato all'attenzione dell'opinione pubblica. E' forse questa la causa dell'inquinamento micidiale da plutonio 239 riscontrato dall'International Atomic Energy Agency nell'Alto Adriatico? E perché mai le regioni Emilia Romagna, Marche, Veneto e Friuli Venezia Giulia non hanno mai attivato almeno un monitoraggio della situazione?




Nella residenza italiana del Comerio, il capitano De Grazia aveva ritrovato e sequestrato - secondo la testimonianza del giudice Francesco Neri - addirittura il certificato di morte della giornalista Ilaria Alpi, assassinata a Mogadiscio insieme al videoperatore Miran Hrovatin il 20 marzo 1994.

 informativa De Grazia del 28 settembre 1995




post scriptum


Motonave Anni: bandiera maltese, tonnellate 495, affondata il primo agosto 1989 in posizione 44° 13’ nord – 13°  02’ est.
Motonave Euroriver: bandiera maltese, tonnellate 386, affondata il 12 novembre 1991 in posizione 43° 19’ nord – 16° 9’ est.

fonte: sulatestagiannilannes.

IL VIRUS HIV NON ESISTE: L'AIDS E' CAUSATA .

IL VIRUS HIV NON ESISTE: L'AIDS E' CAUSATA .

In questo eBook medici e scienziati di fama mondiale, come 
il dottor Stefan Lanka, il dottor Kary Mullis (Premio Nobel 1993 per la Chimica),
e molti altri, rivelano che nelle autopsie di persone morte di AIDS
non è mai stato trovato il virus HIV, che questo virus è un'invenzione
di ricercatori e speculatori, e portano le prove di tali affermazioni.
L' "invenzione del falso virus HIV" ha provocato la morte di migliaia 
di persone a causa del cancerogeno farmaco AZT e dei micidiali
cocktails di antibiotici, antiretrovirali, ecc. che distruggono completamente
il sistema immunitario. 
Questo eBook riporta anche le testimonianze di malati di AIDSche sono guariti completamente e descrivono in che modo hanno 
sconfitto l'AIDS senza l'uso dei pericolosi prodotti farmaceutici. 
L'AIDS non è altro che "la distruzione e l'abbassamento delle 
difese immunitarie" causati da vari "fattori" descritti nell'eBook. 
L'eBook "IL VIRUS HIV NON ESISTE - L'AIDS è causata da..."

è scaricabile gratuitamente cliccando sul link qui sotto:

domenica 17 agosto 2014

BRUCIA IL PARCO OTRANTO -LEUCA - BOSCO DI TRICASE. IN FIAMME 20 ETTARI DI ULIVETO E MACCHIA.


Il caldo torrido, afoso, non crea pericolo solo alla salute delle persone. Tanti, infatti, sono risultati i casi per disidratazione e malori (soprattutto a danno di soggetti anziani) provocati da questa pesantissima ondata di calore che ha caratterizzato l'ultima, tremenda, settimana di Ferragosto. Tale periodo rovente determina anche incendi pesanti, tra cui quello divampato stamattina in località Torre Capo Lupo, situata nel Comune di Diso nella frazione di Marittima, luogo conosciuto ai più per via della torre costiera posta a 105 metri di livello sul mare.

Nel dettaglio, le fiamme si sono propagate a ridosso della litoranea Castro-Tricase, all'interno del parco protetto Otranto, Santa Maria di Leuca, bosco di Tricase. Sul posto, numerose squadre dei Vigili del FuocoProtezione Civile e Carabinieri. Determinante e' stato l'intervento di due Canadair decollati da Lamezia Terme.  Al momento non sembrano esserci vittime; oltretutto, quella zona è piuttosto impervia da raggiungere. Con ogni probabilità, le lingue di fuoco potrebbero essere state aizzate dal vento, che nelle ultime 48 ore sembra notevolmente aumentato. 

Spiagge e scogliere risultano ricoperte di fuligine, rovinando un paesaggio splendido e dalla storia affascinante. Il posto si chiama Torre Capo Lupo proprio perché lì presenzia una delle torri costiere più antiche del Salento, risalente alla fine del quindicesimo secolo e costruita a scopo difensivo per fronteggiare le incursioni dei saraceni. Il nome deriva dal caporale dell'epoca che vi risiedeva. 

Ad onor del vero, già ieri il Corpo Fortestale dello Stato è stato impegnato con mezzi e personale a combattere ben 37 incendi boschivi, sparsi in tutta Italia. Tra le regioni più colpite, assieme alla Campania, rientra proprio la Puglia con ben sei incendi. Seguono Calabria e Basilicata rispettivamente con quattro. Stando anche ad una nota battuta ieri dall'ANSA in prima serata, oltre agli interventi nell'ambito della flotta aerea di Stato, il Corpo forestale è sopraggiunto con propri elicotteri su nove incendi.  

TRICASE: VASTO INCENDIO MINACCIA LA CIRCONVALLAZIONE COSIMINA.

Tricase (Le) 
Un vasto e pericoloso incendio si è' sviluppato nel primo pomeriggio intorno alle 13,00 circa in una campagna confinante con la Circonvallazione Cosimina in direzione Tiggiano  all'altezza dei semafori. Fortunatamente non sono state minacciate abitazioni. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, il Corpo Forestale dello Stato e la Protezione Civile, i quali pero' hanno dovuto chiedere in supporto l'intervento di due mezzi aerei in quanto l'incendio non era gestibile da terra a causa del forte vento di tramontana. Interessata anche la Polizia Municipale di Tricase che prontamente ha chiuso al traffico la Circonvallazione in modo da consentire ai soccorsi di tenere sotto controllo il tutto. I canadair, che hanno fatto la spola tra il mare e l'incendio hanno dovuto scaricare l'acqua per ben cinque volte prima di avere ragione dellle fiamme. Ancora da stabilire causa e origine dell'incendio, si pensa che siano divampate dal ciglio della strada e si siano poi estese, a causa del vento. Resta da capire se tutto è partito dal classico mozzicone di sigaretta o da altro. 

sabato 16 agosto 2014

Questa struttura in bamboo fa qualcosa di incredibile. E’ stata soprannominata “L’albero della vita”

In Etiopia, donne e bambini devono percorrere quotidianamente molti chilometri per raccogliere un po’ d’acqua, molte delle volte nemmeno pulita o potabile. Così Arturo Vittori e Andrea Vogler dell’ Architecture and Visionhanno realizzato questa struttura in bamboo che, attraverso un processo di condensazione, raccoglie l’umidità dall’aria trasformandola in acqua potabile. Un progetto tutto italiano per aiutare le persone in Etiopia.

I materiali utilizzati sono bamboo, fil di ferro come connettore e del tessuto in polyethylene. La struttura può essere eretta da 4 persone, ha la possibilità di essere aggiustata senza grane difficoltà ed incorpora un pannello solare collegato ad una luce per l’illuminazione notturna. Questa struttura, chiamata The Warka Water è pratica ed economica. Produce fino a 100 litri di acqua potabile al giorno. Per questo motivo è stata soprannominata “L’albero della vita”.

 

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Secondo le Nazioni Unite 783 milioni di persone non hanno accesso ad acqua potabile. Riuscite ad immaginare cosa voglia dire percorrere quotidianamente molti chilometri per dell’acqua che in molti casi non è pulita e potabile?

Questa struttura potrebbe veramene fare una grossa differenza nella vita di molte persone!

Condividete …e diffondiamo la notizia!!!

 


I DUE MARO’ ITALIANI SACRIFICATI AL POSTO DI NAPOLITANO E BERLUSCONI

 




di Gianni Lannes

Chi ha realmente ucciso i pescatori indiani Ajesh Pinky e Selestian Valentine, il 15 febbraio 2012? E che fine hanno fatto le loro salme?

Dal rapporto dell’ammiraglio Piroli - un documento che assembla le risultanze giudiziarie indiane passato dai servizi segreti nostrani al quotidiano  filogovernativo la Repubblica - emerge che i fucili dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone non hanno ammazzato i due pescatori del Kerala. Ma allora, come mai, questi due militari sono stati privati della libertà dal 19 febbraio 2012, ad opera di uno Stato straniero pur non essendo ancora stato formulato un capo di imputazione certo?

venerdì 15 agosto 2014

A cappello. A Gagliano del Capo il Festival internazionale dell'arte distrada.

 


«Stupire, spiazzare lo sguardo di turisti e salentini, e proporre visioni altre del territorio. Strade, piazze, ville cambieranno d’abito, per una sera, e diventeranno la scena di spettacolari acrobazie, magie e illusionismi, racconti epici, suoni e musiche dall’Europa e dal Mediterraneo.» Nelle parole del direttore artistico del festival, Matteo Greco, sono racchiusi tutti gli obiettivi  di una rassegna culturale che di anno in anno si rinnova, spettacoli che attraversano l’ampio e variegato mondo dell’arte di strada.

giovedì 14 agosto 2014

I DUE MARO' ITALIANI SONO INNOCENTI, ECCO CHI SONO I VERI COLPEVOLI.



di Gianni Lannes


Come al solito: usati e abbandonati dallo Stato tricolore. Prigionieri in India e sotto processo dovrebbero essere in punta di diritto nazionale e  internazionale non i fucilieri della marina militare italiana Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, bensì l’attuale capo abusivo dello Stato, tale Giorgio Napolitano, il piduista Silvio Berlusconi, e gli ex ministri La Russa, Frattini, Alfano, Maroni, Tremonti, Palma, nonché la Camera dei deputati e il Senato della XVI legislatura. Inoltre, dovrebbero essere appurate le responsabilità degli ammiragli di squadra Giuseppe De Giorgi e Luigi Binelli Mantelli, nonché dell'ex capo dell'Aise, Bruno Branciforte. Perché?

C’è una legge orrenda che coniuga tutti i difetti del «patriottismo» di bassa lega con quelli della galoppante tendenza alla militarizzazione della sicurezza. Il riferimento è al decreto-legge numero 107 del 12 luglio 2011 (promulgato da Napolitano e controfirmato da Berlusconi & soci), convertito, con modificazioni, dalla legge 2 agosto 2011, numero 130 - approvata dalla Camera dei deputati e dal Senato - il cui articolo 5 istituisce per l'appunto i nuclei militari di protezione. In sostanza, tale normativa prevede di imbarcare militari italiani su navi mercantili private per assicurarne la difesa contro eventuali attacchi dei pirati o simili; tale normativa si configura come una palese violazione dei principi costituzionali e delle funzioni costituzionalmente previste per le forze armate, il cui compito, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 52 della Costituzione, è solo quello della difesa della patria. Chissà quanti anni impiegherà la corte costituzionale per dichiararne l’evidente incostituzionalità.

In ogni caso la predetta esigenza va soddisfatta mediante l'impiego di personale specializzato come aveva stabilito un decreto regio del 1940, e non già coinvolgendo le forze armate nazionali; la predetta norma, inoltre, è tendenzialmente farraginosa e poco comprensibile nella sua utilità confondendo la natura pubblicistica con quella privatista del servizio. Infatti, parecchio a posteriori, dopo lo scandalo a livello mondiale, con il decreto del Ministro dell'interno del 28 dicembre 2012, numero 266, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale al numero 75 del 29 marzo 2013, si è cercato di regolamentare le modalità attuative dell'articolo 5, commi 5 e 5-bis, del decreto-legge 12 luglio 2011, numero107, solo dopo un anno dall'accaduto in cui risultano coinvolti i due marò.

Eppure le leggi italiane del passato e le disposizioni dell'International Maritime Organisation parlano chiaro: a bordo di navi civili i servizi di vigilanza privata, sono disciplinati dagli articoli 133 e seguenti del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, numero 773, e successive modificazioni, e dagli articoli 249 e seguenti del relativo regolamento di esecuzione, di cui al regio decreto 6 maggio 1940, numero 635, e successive modificazioni, possono essere svolti con l'impiego di particolari guardie giurate armate, a protezione delle merci e dei valori sulle navi mercantili e sulle navi da pesca battenti bandiera italiana negli spazi marittimi internazionali a
rischio di pirateria.




A suo tempo, forse in preda al delirio, il ministro Severino aveva spiegato addirittura, che la vicenda si inquadra nella missione diplomatica-militare europea anti-pirateria "Atalanta" volta a fronteggiare i frequenti attacchi alle imbarcazioni mercantili e turistiche lungo le maggiori direttrici di traffico marino dell'oceano Indiano, pertanto disciplinata dalle norme a tal uopo previste dall'ordinamento internazionale, mentre l’allora presidente del Consiglio dei ministri, tale Monti imposto da Napolitano, affondando nel ridicolo, aveva ribadito la ferma intenzione del Governo di rivendicare un trattamento per i due cittadini italiani che rifletta pienamente il loro status giuridico, evitando di creare un pericoloso precedente in materia di missioni internazionali di pace e di contrasto alla pirateria, mettendone a repentaglio la riuscita e le finalità.
Perché il servizio di scorta era affidato a sei marò della Marina militare italiana, invece che alle solite guardie giurate , o - nei casi estremi - ai soliti mercenari messi a disposizione da migliaia di ditte specializzate nel mondo?

Le autorità di New Delhi hanno denunciato che il 15 febbraio 2012 i marò italiani del reggimento San Marco, di scorta al mercantile Enrica Lexie, avrebbero ucciso per errore due pescatori indiani - Ajesh Pinky e Selestian Valentine - scambiati per pirati. Così il 19 febbraio 2012 i due militari italiani del Reggimento San Marco, forza di protezione anfibia delle Forze armate Italiane, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone imbarcati in servizio di protezione anti-pirateria, sulla petroliera Enrica Lexie, venivano fermati e poi arrestati con l'accusa di omicidio di due marinai del peschereccio indiano St. Anthony. Attualmente i due fucilieri rimangono costretti ad una permanenza forzata in balia della giustizia straniera e subendo rinvii del processo (il prossimo al 14 ottobre 2014) ormai non più accettabili e che hanno concretamente solo peggiorato la loro situazione.

Secondo gli atti della suprema corte dell’India, basati suidati recuperati dal Gps della petroliera italiana e le immagini satellitari raccolte dal Maritime Rescue Center di Mumbai - l'incidente si è verificato a 20, 5 miglia dalla costa del Kerala. Le dinamiche dell'accaduto e l'interpretazione dei fatti data fin dall'inizio dalle autorità indiane appaiono quantomeno discutibili ed evidenziano numerosi dubbi, lacune, ed incongruenze logiche. La cosiddetta difesa processuale dei due marò accusati dalla giustizia indiana di avere ucciso due pescatori al largo delle coste del Kerala, sparandogli dei colpi d'arma da fuoco da bordo del mercantile Lexie, sarebbe finora costata all'erario della Repubblica non meno di 5 milioni di dollari, corrispondenti a 3,6 milioni di euro. Non occorrono scienziati del foro per accertare che il tragico episodio è avvenuto in acque internazionali e pertanto, in base appunto al diritto internazionale, è applicabile la giurisdizione nazionale dello Stato di bandiera. Infatti, la giurisdizione penale nelle acque internazionali, tra le quali rientra la zona economica esclusiva (Zee), è di competenza dello Stato di bandiera, in quanto non formano oggetto di diritto di sovranità territoriale assoluta dello Stato costiero; pertanto, gli altri Stati continuano a godere della libertà di navigazione. Lo Stato costiero, invece, è competente ad esercitare la giurisdizione penale su una nave mercantile straniera in transito in acque territoriali nei casi indicati nell'articolo 19 della Convenzione di Ginevra e nell'articolo 27 della Convenzione di Montego Bay. Lo status giuridico delle navi mercantili non cambia per la presenza di militari armati a bordo.

Chi ha strumentalizzato le forze armate per fini di bassa politica? Per quale ragione legale ben tre governi (Monti, Letta & Renzi) sia pure imposti dal capo del quirinale ma non espressione del voto popolare, non hanno risposto a decine di atti parlamentari (XVI e XVII legislatura) sulla vicenda?

In realtà, cosa c’è sotto? Quali sono i reali rapporti affaristici tra i governi di Italia e India, nonché le attività degli armatori fratelli D’Amato? Qual è la vera posta in gioco? Che sorta di ricatto sta esercitando il governo indiano nei confronti dell'esecutivo Renzi? E’ quello che proverò ad appurare prossimamente con un’inchiesta sul campo. Un fatto è certo: l'Italia non ha più alcun peso diplomatico nel mondo, grazie ad una casta di politicanti telecomandati, impresentabili ed incapaci che il popolo italiano dovrà al più presto archiviare in blocco.



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