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martedì 26 agosto 2014

Vieta alla moglie di entrare in casa, poi aggredisce i carabinieri edil figlio. In carcere 56enne .

Maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale hanno portato in carcere Rocco Sanapo di Specchia. 
Il fatto è avvenuto quando la moglie del 56enne, ha chiesto aiuto ai carabinieri, perché il marito non la faceva entrare in casa.
Giunti sul posto, mentre la donna, presa dalla disperazione, rimaneva nelle vicinanze senza farsi notare dal marito, i militari cercavano di dialogare con il 56enne che dal terrazzo, con tono minaccioso, diceva in dialetto leccese: “Ve ne dovete andare altrimenti prendo qualcosa e ve la lancio in testa. andate via altrimenti
oggi per voi finisce male. ve ne dovete andare e non mi dovete piu’ rompere i c….”.
In considerazione del comportamento assunto dal 56enne, i militari decidevano di allontanarsi dall’abitazione al fine di scongiurare episodi spiacevoli, mentre la consorte, in evidente stato di agitazione, veniva invitata presso gli uffici della locale Stazione per sporgere denuncia querela nei confronti del marito.
A quel punto i militari hanno riaccompagnato la donna a casa, dove il 56enne, lasciando la chiave inserita nella serratura della porta d’ingresso, non consentiva l’accesso a nessuno e continuava a proferire testuali parole:” ve ne dovete andare. non mi rompete i c….”
Solo grazie all’ intervento del fratello del 56enne, anch’egli presente all’interno dell’abitazione, è stato possibile accedere all’interno.
Ma una volta dentro, il 56enne prima a iniziato ad urlare in dialetto leccese: “Ve ne dovete andare. uscite da casa mia.” E contemporaneamente prendeva due oggetti posti sulla scarpiera della sala d’ingresso e, dirigendosi verso i presenti rimasti in prossimità della porta d’ingresso, li lanciava con violenza all’indirizzo dei Carabinieri e della moglie, senza colpire, fortunatamente, nessuno. A quel punto veniva bloccato dai Carabinieri, i quali a loro volta invitavano tutti i presenti ad uscire fuori per riportare la calma.
Dopo poco tempo, sentendo ancora il tono della voce del padre in evidente stato di agitazione, il figlio decideva di rientrare in casa per calmarlo. Appena entrato lo stesso veniva immediatamente aggredito dal padre, in un primo momento solo verbalmente, successivamente veniva avvicinato, braccato e colpito con un pugno sul volto. Con molta difficoltà, i tre militari dell’Arma intervenuti riuscivano a frenare la reazione violenta di SANAPO, mentre il figlio, colpito al volto e impaurito, usciva nuovamente da casa per non farvi più rientro. Il 56enne veniva perciò bloccato, arrestato e accompagnato presso la Casa Circondariale di Lecce. 


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