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sabato 9 agosto 2014

Farmacia Balboa, Il bar di Helen Mirren e Taylor Hackford a Tricase


da www.cucina.corriere.it di Paola Moscardino - Il luogo odora molto di cinema. Non solo per il nome, Farmacia Balboa, che allude a esplorazioni avventure e traversate nei mari del sud, ma perché al bancone può capitare che venga a servirti il regista di Ufficiale e gentiluomo Taylor Hackford (sì, proprio lui), e ai tavoli niente di più normale che trovarsi seduti vicino a sua moglieHelen Mirren. Che, da perfetta anfitriona, ha inserito nella lista dei cocktail quello del cuore: Helen’s hanky panky (la scappatella di Helen): gin, vermut e Fernet Branca, per un mix alcolico da premio Oscar.


Helen Mirren e il marito Taylor Hackford
Benvenuti nel wine cocktail bar più glamour: d’Italia? Di Puglia sicuro. Fresco d’apertura, si trova a Tricase, sofisticata enclave romana nel Salento, con le più belle ville del litorale affacciate sul porto, e un centro ricco di storia. 

Foto Sergio De Riccardis
Non lontano da dove i coniugi Hackford hanno acquistato una masseria del Cinquecento, il loro buen retiro italiano. Farmacia Balboa, che guarda la piazza centrale e ha preso il posto della vecchia farmacia del paese, nasce dall’idea di due soci, molto più amici che soci, per la verità: Taylor Hackford appunto, e Francesco Winspeare
Foto Sergio De Riccardis
Il vino li appassiona, il cinema li accomuna. Perché Francesco, imprenditore vitivinicolo (la sua azienda, Castel di Salve, ha sede a Depressa ma estimatori in tutto il mondo) è anche fratello di Edoardo, il primo cineasta della new wave pugliese, visto che parliamo di Puglia. 

Foto Sergio De Riccardis
Il Balboa del nome, invece, si rifà a quel Vasco Núñez esploratore e conquistatore spagnolo, il primo ad aver scoperto l’Oceano Pacifico. E questo la dice lunga sullo spirito di divertimento e avventura dei due soci.
Che si sono ben divisi anche i compiti: Winspeare è il manager, insuperabile esperto di vini; Hackford è ferrato in mixology. Tra i suoi cocktail cult, rhum ambrato, passion fruit, menta e angostura. Don’t worry, be happy, è il nome: c’è un invito migliore per chi entra in un bar?

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