Dunque le criticità trovate al suo insediamento non sono di poco conto. Barisano, originario di Foggia,
arriva a Lecce in sostituzione del comandante Michele Angiuli dopo tre anni trascorsi a Matera come comandante provinciale. Nel suo curriculum, a partire dal 2009, anche l’incarico di dirigente addetto del comando di Milano. Ha iniziato la carriera nel 1988, e in passato ha prestato servizio anche a Napoli e Foggia. «Fortunatamente non abbiamo problemi di personale: siamo quasi al completo e questo accade più o meno in tutti i comandi del Sud Italia. Chi sta peggio di noi sono i comandi del Nord. È vero però che abbiamo un parco mezzi piuttosto datato: non arrivano mezzi nuovi da almeno otto anni, e dubito che ci saranno assegnazioni decenti», esordisce Barisano.
«Spingerò anche per ottenere l’assegnazione dei fondi per il carburante, ma soprattutto chiederò di avere nuove attrezzature antincendio da dare alle squadre operative». Ma c’è un altro capitolo tutto da affrontare: quello degli immobili che ospitano le caserme. Non solo quella di Lecce, ma anche i distaccamenti che si trovano in provincia. Il comandante li passa in rassegna uno per uno. «I problemi alle infrastrutture sono evidenti. Qui al comando provinciale ci sono infiltrazioni d’acqua. Oltretutto fino a luglio questo edificio (quello che sorge su viale Grassi, ndr) fino a luglio era proprietà della Provincia, ora è passato al Demanio. Dovrò quindi sollecitare il Provveditorato alle opere pubbliche affinché siano effettuati gli interventi necessari. Gli immobili che ospitano i distaccamenti di Tricase e Veglie sono invece di proprietà delle amministrazioni comunali: nel primo caso, ad esempio, per ovvi motivi di bilancio, non viene effettuata la manutenzione straordinaria. Anche a Maglie l’edificio, di un privato, avrebbe bisogno di alcuni lavori».
L’arrivo a Lecce del comandante Barisano è accompagnato, fortunatamente, anche da aspetti positivi: «Cercherò di avviare dei progetti nelle scuole, per sviluppare una coscienza antincendio anche nei più piccoli. La prevenzione - conclude - è una parte fondamentale del nostro lavoro».