Il compostaggio domestico
Il compostaggio domestico è un processo naturale che consente di trasformare la sostanza organica presente nei nostri rifiuti organici della cucina e dell'orto o giardino (circa un terzo dei rifiuti prodotti da ciascuno di noi è rappresentato da rifiuti organici) in compost, ovvero in un prodotto utile per fertilizzare la terra. A differenza dei normali processi di decomposizione naturale, il compostaggio domestico avviene in tempi brevi perchè favorito dal sistema di raccolta e da opportuni accorgimenti nello stoccaggio dei prodotti immessi.
Esso consente quindi non solo di ridurre la quantità dei rifiuti avviati a smaltimento in discarica
o inceneritore ma anche di ottenere un ottimo fertilizzante ecologico (compost) per il giardino o orto.Esso consente quindi non solo di ridurre la quantità dei rifiuti avviati a smaltimento in discarica
Nel processo di compostaggio la sostanza organica viene aggredita da una miriade di organismi viventi che in varie fasi e in presenza di ossigeno la decompongono e la mineralizzano, ritrasformandola in vapore acqueo, anidride carbonica e sali minerali che in parte la convertono in eccellente humus. Il processo può essere diviso in 3 fasi principali.
Prima fase:
la fermentazione: grazie al processo di attività dei batteri, si avverte un innalzamento della temperatura, che nei primi giorni arriverà fino a 40/45°C, per poi innalzarsi ulteriormente fino a 50/60°C. L'aumento della temperatura è sintomo di corretto funzionamento del processo; le alte e prolungate temperature favoriscono l'igienizzazione del rifiuto organico, con eliminazione dei germi patogeni e delle uova dei parassiti e la neutralizzazione dei semi delle piante investanti. In questa fase l'ossigeno gioca un ruolo fondamentale ed è quindi necessario rivoltare il cumulo con regolarità.
Seconda fase:
la maturazione: trascorsi i primi 30-60 giorni dal collocamento dei rifiuti, la temperatura scenderà al di sotto dei 40°C; in questa fase intervengono i funghi e gli attinomiceti in grado di decomporre le componenti più resistenti dei rifiuti vegetali, quali la lignite e la cellulosa. Questo è il periodo più lungo dell'ntero processo e può protrarsi per 6/8 mesi.
Terza fase:
la decomposizione finale: durante la maturazione il compost viene colonizzato da microrganismi del suolo come gli acari, collemboli, lombrichi, ecc. che sminuzzano i residui e gli impasti, accelerando e concludendo la decomposizione. Il compost è pronto, il volume iniziale dei rifiuti è diminuito di ben 6/7 volte.
Per ottenere un compost di alta qualità è bene sapere cosa compostare e cosa non.
Scarti vegetali di cibo – Sì!
Frutta e verdura ed altri scarti vegetali del piatto crudi o cotti.
Sono molto indicati e costituiscono la base per un ottimo compost.
Fiori recisi, piante appassite – Sì!
Se ci sono parti legnose è meglio prima sminuzzarle.
Pane raffermo o ammuffito – Sì!
Ridurre prima in piccoli pezzi.
Fondi di caffè, filtri di tè – Sì!
Anche il filtro si può riciclare.
Bucce di agrumi non trattati – Poco
Non superare la normale quantità di un consumo familiare.
Avanzi di cibo – Poco
Pasta, riso, piccole quantità di carne, pesce e salumi.
Non esagerare nelle quantità per evitare il proliferare di moscerini, coprire con terra o rimescolare.
Cartone – Poco
Avviare alla raccolta differenziata, pezzi di cartone non trattato possono essere utili per “asciugare” un cumulo troppo bagnato.
Riviste, stampe a colori, carta patinata – No!
Avviare alla raccolta differenziata.
Filtri aspirapolvere – No!
Non sono indicati.
Tessuti, cuoio – No!
Avviare alla raccolta differenziata.
Foglie – Sì!
Se sono secche, inumidirle.
Sfalci d’erba – Sì!
Far appassire; mescolare con altro materiale. Evitare quantitativi esagerati e sovraccarichi di sola erba falciata. Rimescolare periodicamente.
Rami, trucioli, scarti del giardino – Sì!
Ottimo materiale per la struttura del cumulo; sminuzzare o meglio sfibrare.
Scarti dell’orto – Sì!
Evitare le piante infestanti o malate.
Pollina, letame, deiezioni animali – Poco
Materiali ricchi di azoto e di elementi nutritivi. Rimescolare il cumulo e coprire