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mercoledì 25 giugno 2014

Papa Francesco in un tweet: “Quanto vorrei vedere tutti con un lavoro decente”

Città del Vaticano
  1. Quanto vorrei vedere tutti con un lavoro decente! È una cosa essenziale per la dignità umana.
CITTA’ DEL VATICANO – Papa Francesco in un tweet sull’account Pontifex: “Quanto vorrei vedere tutti con un lavoro decente! E’ una cosa essenziale per la dignita’ umana”. In questo modo Papa Francesco da’ il suo sostegno ad una delle problematiche più calde del momento.
Arrivano anche i commenti di Monsignor Nunzio Galatino, vescovo della diocesi di Cassano allo Ionio e segretario generale della Ceo, alla giornata di sabato scorso durante la quale Papa Francesco dal palco allestito nella piana di Sibari, nel corso dell’omelia pronunciata davanti a 250 mila persone accorse da tutto il meridione, ha lanciato la scomunica per i mafiosi.
“La nostra terra e’ stata toccata dalla grazia. Ma per essere conseguenti, e far in modo che le parole del Santo Padre non restino solo un’eco di cronaca o il ricordo di una giornata bella per quanto faticosa, occorre interiorizzarle e farne il cardine di un nuovo stile di vita”. “E’ stata una giornata meravigliosa – sottolinea Galantino -.
Le stime della vigilia sul numero dei pellagrini sono state polverizzate da un afflusso di fedeli pari al doppio di quanto previsto. Cio’ ha messo a dura prova la macchina organizzativa che, se pur tra qualche inconveniente, ha comunque retto, consentendo di contenere i disagi e di vivere nel migliore dei modi possibile un cosi’ partecipato evento di fede e di preghiera, incorniciato nella splendida accoglienza riservata dal popolo di Cassano al Pontefice e alle decine di migliaia di persone giunte da ogni dove”.
Per Galantino, “alle parole del Santo Padre deve seguire l’impegno teso a creare le condizioni reali perche’ ai nostri giovani non sia piu’ rubata la speranza. Con la sua visita dedicata agli ultimi, agli emarginati, ai sofferenti e con l’esortazione rivolta alla Chiesa perche’ frequenti sempre di piu’ i crocicchi delle strade e si apra ai deboli e agli esclusi, Papa Francesco ha tolto ogni alibi a noi, talvolti cristiani ‘part time’, e ai professionisti del bene comune: si possono cambiare le cose solo se prima si cambia se stessi”. Affinche’ tutto questo possa avverarsi “e’ indispensabile – sottolinea il segretario generale della Cei – che l’esperienza religiosa non sia un dopolavoro ma appartenga alla vita e alla progettualita’ di ognuno di noi. Deve essere una parte di noi.
Papa Francesco con coraggio ha indicato l’orizzonte al quale tendere: adesso lo stesso coraggio e lo stesso sacrificio sono richiesti ai sacerdoti, ai laici e a quanti, specia in campo istituzionale e politico, detengono le chiavi del futuro del Meridione. Ma il futuro di costruisce ora! Liberiamo lo spirito e le straordinarie energie, talvolta imprigionate, che caratterizzano la nostra terra”.
“La fede, quella vera, fortifica. E rende possibile anche cio’ che sembrava impossibile”. Monsignor Galantino ringrazia i giovani volontari, la diocesi e i fedeli che “hanno reso possibile evitare che per l’occasione fossero spesi soldi pubblici, magari a discapito delle tante emergenze che affliggono la nostra Calabria”. Un ringraziamento particolare anche all’amministrazione comunale di Cassano e alle forze dell’ordine che hanno “contribuito in maniera determinante alla riuscita dell’evento: superando steccati e diffidenze, si e’ trovata la sintonia necessaria, nel rispetto delle reciproche competenze, per scrivere una pagina che, mi auguro, possa essere sfogliata e letta ogni qual volta ci sara’ bisogno di ricordare che l’unita’ fa la forza e che la Calabria sa e puo’ fare bene il bene”.

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