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Il direttore e il responsabile della struttura di Taviano dovranno rispondere delle pesanti accuse nel corso del processo a loro carico: avrebbero seviziato una giovane ospite, nel corso di un rito macabro in una chiesa sconsacrata.
Direttore e responsabile della comunità “Oberon” di Taviano,
una casa famiglia, sono stati rinviati a giudizio nell’ambito dell’inchiesta del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Casarano e del Nas di Lecce sui presunti abusi e maltrattamenti all’interno della struttura e in particolare ai danni di una ospite: è questo quanto stabilito nell’udienza preliminare dal gup ai danni di Luigi Fattizzo, 54enne di Parabita, e Stefano Portaccio, 46enne di Poggiardo.
I fatti risalgono al 2005, quando la giovane ospite, con forza, sarebbe stata condotta in macchina in una chiesa sconsacrata di Mancaversa: qui, sarebbe stata legata, imbavagliata e colpita con pezzi di vetro, subendo palpeggiamenti e assistendo a riti satanici. Nelle perquisizioni erano state ritrovate talari e videocassette. Altre sei persone sarebbero state oggetto di maltrattamenti fisici di vario tipo: schiaffi, insulti, capelli tirati e percosse con il manico di una scopa.
