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lunedì 21 luglio 2014

LECCE E PROVINCIA: ESPLODE LA CASSA INTEGRAZIONE. +13,4%


LECCE – Nuovo balzo in avanti della cassa integrazione a giugno in provincia di Lecce. Le ore complessive di cig erogate dall’Inps alle aziende salentine sono state 324.059, a fronte di circa 300mila del precedente mese di maggio, con un incremento dell’8 per cento. Secondo l’ultimo rapporto a cura della Uil di Lecce, inoltre, la richiesta di cassa integrazione nei primi sei mesi del 2014 risulta
essere superiore ai già pericolosi livelli del 2013: 2,9 milioni di ore del 2014 contro i 2,5 milioni dell’anno precendente (+13,4 per cento).
“Purtroppo – spiega il segretario generale della UIL di Lecce Salvatore Giannetto – la crisi continua a mordere e, per questo, è doveroso mantenere più che mai alta la guardia. Infatti, i dati similari rispetto allo scorso anno, mettono in evidenza il fallimento delle politiche finora attuate per fronteggiare questo stato di crisi che perdura oramai da troppi anni. Ciò è molto grave perché è palpabile, da parte di tutti, il grido d’aiuto della gente e, in particolare, di chi ha perso il lavoro e non riesce più a trovarlo da tempo. Basti pensare che, in base all’ultima rilevazione Istat, in Puglia il tasso di disoccupazione generale è pari al 20,9% e, addirittura, oltre il 50% dei giovani è disoccupato. In termini assoluti, sono 302 mila i pugliesi in cerca attivamente di occupazione”.
Più nel dettaglio – si legge nel comunicato – la fotografia scattata dal rapporto Uil, che analizza i dati Inps, mostra come la cassa integrazione ordinaria (Cigo) richiesta dalle aziende salentine a giugno sia cresciuta del 23,2% su maggio 2014 e del 39,8% rispetto allo stesso mese del 2013.
In ordine alla cassa straordinaria (Cigs), si segna invece una deflazione del -48,1% rispetto al precedente mese di maggio.
Per quanto riguarda gli interventi in deroga (Cigd), nonostante i ben noti problemi di finanziamento dell’istituto, si registra una crescita vertiginosa: +1327,3% su maggio 2014 (da 1600 a 22.836 ore) e +305,8 su maggio 2013.“Si tratta, in questo caso – spiega Giannetto – di richieste dovute a crisi aziendali già esplose alla fine del 2013, ma che il “fermo” delle autorizzazioni ha portato allo sblocco, parziale, solo in queste settimane. E’ sotto gli occhi di tutti – prosegue – l’evidente necessità di una rapida assegnazione della prima parte dei fondi previsti per il 2014, in quanto è fondamentale dare certezze assicurando la copertura di tale strumento per tutto l’anno 2014. Purtroppo, i reiterati finanziamenti a singhiozzo del governo non fanno altro che generano forti ritardi nei pagamenti che feriscono migliaia di lavoratori e famiglie. Consideriamo positivi i segnali e aperture di credito, nelle ultime ore, da parte del governo nazionale, ma occorre attribuire urgentemente le risorse ai lavoratori che attendono da gennaio scorso risposte concrete. Per via di questa situazione di gravità, il 22 e 24 luglio Uil-Cgil-Cisl, manifesteranno dinanzi a Montecitorio per sollecitare non solo lo sblocco solerte delle risorse per gli ammortizzatori in deroga ma anche per i contratti di solidarietà ed aspi in caso di sospensione”.


fonte: corriere salentino

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