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lunedì 13 ottobre 2014

ADELCHI: CHIESTA CONDANNA PER PADRE E FIGLIO PER INCIDENTE SUL LAVORO.


Sei anni di reclusione sono stati chiesti per i tre imputati ritenuti responsabili della morte dell’ingegnere milanese Lisa Picozzi, avvenuta il 29 settembre di quattro anni fa.                         
Il pubblico ministero Paola Guglielmi ha invocato due anni per il patron del gruppo calzaturiero Adelchi, Adelchi Sergio, per il figlio, Luca Sergio, legale rappresentante della Selcom, e per

Davide Scarantino, amministratore delegato della società milanese, per cui la vittima lavorava.
Le richieste di condanna sono arrivate la termine di una lunga ed articolata requisitoria, con la quale il pubblico ministero Paola Guglielmi ha ripercorso le fasi di quel tremendo incidente.

Ha discusso anche l’avvocato di parte civile Massimo Bellini che ha chiesto un maxi risarcimento danni. Subito dopo sono iniziate le arringhe degli avvocati difensori degli imputati e il processo è stato aggiornato.
Le accuse per gli imputati sono di omicidio colposo e violazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. La donna era giunta in Salento nella sua qualità di tecnico di una società, che doveva effettuare degli interventi nel capannone della ex Selcom, del gruppo Adelchi, nell’area industriale di Tricase.
La Picozzi era salita sul solaio ed era poi precipitata da un’altezza di sette metri, morendo sul colpo.

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