Sono partiti alle 11.30 dal Foro Boario, con un pullman da loro stessi organizzato, “armati” di fascia tricolore e slogan da trasmettere a gran voce al premier: “Faremo vedere che il nostro è un intero territorio contro la Tap”.
Schierati accanto al portavace di Vernole, ci sono i colleghi di Melendugno, Alezio, Bagnolo, Campi Salentina, Cannole, Caprarica, Carmiano, Casarano, Castrì, Castrignano dei Greci, Castro, Cavallino, Collepasso, Copertino, Cursi, Gagliano del Capo, Galatina, Guagnano, Lequile, Lizzanello, Martano, Miggiano, Monteroni, Neviano, Ortelle, Racale, San Cesario, Scorrano, Seclì, Soleto, Surano, Tiggiano, Tricase, Tuglie, Ugento e Zollino.
Sono loro che dicono “no” al progetto del gasdotto da 40 miliardi,su cui invece puntano Governo e Unione Europea. Ma non solo. Accanto ai primi cittadini della provincia, anche la commissione Via della Regione e il Ministero dei Beni Culturali, oltre a vari comitati No Tap.
È una sfida, un obiettivo da raggiungere, vogliono salvare il territorio e farsi portavoce dei cittadini che rappresentano: “Ci faremo sentire e combatteremo”, dicono speranzosi salendo sul pullman. Si affidano alla forza delle parole, ma con poca speranza.