.

venerdì 28 giugno 2013

Ospedale di Gallipoli, l’unico cardiologo è impegnato in un’emergenza. Pazienti in pre-ricovero mandati a casa dopo ore di attesa.

                        

ospedale sacro cuore gallipoli
E’ accaduto ieri mattina al reparto day surgery dell’Ospedale Sacro cuore di Gallipoli. Decine di pazienti, come da appuntamento, si sono recati intorno alle 7,30 al quarto piano del nosocomio per effettuare gli esami  (principalmente prelievi, elettrocardiogramma, pressione arteriosa) e la visita con l’anestesista, in vista di un intervento chirurgico da eseguire in day hospital.
Arrivano i risultati dei prelievi, ma tardano ad arrivare quelli dell’elettrocardiogramma, senza dei quali non è possibile procedere al colloquio con l’anestesista. Quindi non resta che attendere.
Intanto la caposala ed una infermiera, preposte alla cura del pre-ricovero, fanno sapere che il cardiologo di turno, l’unico in tutto l’ospedale, colui che avrebbe dovuto analizzare  l’esame ECG, è stato chiamato ad affrontare un’emergenza e che sarebbe tornato disponibile non appena questa fosse cessata.
Quando si verifica un’emergenza di sicuro c’è solo l’incertezza dei tempi e degli esiti. Così dopo una vana attesa durata per ore, verso le 13,30 la caposala si reca nella sala d’aspetto e invita i pazienti a ritornare il giorno successivo, spiegando la situazione ed esprimendo  rincrescimento per il disagio.
La rabbia e il disappunto, per quella che ieri è apparsa come cattiva organizzazione, è palpabile nelle parole e nei volti dei pazienti. «Com’è possibile che in tutto l’ospedale ci sia un solo cardiologo?», «Che succede se ci sono più emergenze in atto? Si sceglie chi viene soccorso e chi no?», «Gli infarti, purtroppo, capitano regolarmente. E se domani c’è un’altra emergenza dobbiamo tornare di nuovo a casa?».
A destare perplessità inoltre sono state anche difficoltà che avevano le due infermiere a gestire tutta la fase del pre-ricovero: preparazione delle cartelle cliniche, compilazione dei documenti, registrazione dei dati personali, prelievo liquidi, elettrocardiogramma, misurazione pressione sanguigna, comunicazioni con i medici ed il resto del personale. Troppo lavoro per due sole persone, che non fa altro che aumentare il rischio di errori e allungare le attese.
Secondo quanto raccontato da alcuni di loro, non è affatto raro che avvengano questi episodi. Sembrerebbe infatti accada con una certa frequenza che i pazienti siano costretti a stare in reparto dalla mattina presto fino al tardo pomeriggio, oppure che siano costretti a ritornare il giorno successivo per completare il pre-ricovero.
- See more at: http://www.tagpress.it/rubriche/ospedale-di-gallipoli-lunico-cardiologo-e-impegnato-in-unemergenza-pazienti-in-pre-ricovero-mandati-a-casa-dopo-ore-di-attesa/#sthash.cEaQuuzE.dpuf

Post più popolari