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mercoledì 5 giugno 2013

SORPRESA!? TRIVELLE IN ADRIATICO: LA REGIONE PUGLIA HA DETTO SI! TEXAS D'ITALIA, MA NON ERA LA CALIFORNIA?

Accade in Puglia signori e signore, quella Puglia che voleva e doveva essere migliore in tutto........anche nelle trivelle in mare e per terra!

Monopoli (gennaio 2010): Vendola, Introna & Losappio - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


Lesina in provincia di Foggia - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

Mistificazioni e inganni da 30 denari? Allora Svendola-Puglia, "mò" come la mettiamo? Non basta dire "no" a chiacchiere per raggirare la gente. Le menzogne, si sa, hanno le gambe corte. Come avevo già scoperto nel 2009, l'ente Regione di cui è a capo dal 2005 l'ecologista Nichi Vendola si era espresso favorevolmente alla caccia di idrocarburi sui fondali del basso Adriatico, mentre aveva autorizzato numerose trivellazioni sulla terraferma (dove l'ente regionale ha la competenza specifica).
Nel 2008 il quotidiano La Stampa pubblicò una mia inchiesta che passò stranamente inosservata. La casta italiota fece finta di niente, e così il parolaio di Terlizzi, che a tutt'oggi, per dare la misura dello scempio, soltanto nella provincia di Foggia ha rilasciato una dozzina di autorizzazioni a cercare e trivellare idrocarburi.


il Mare Adriatico in Puglia

Dell'inghippo si avvide, comunque qualche ambientalista a Monopoli. E da lì partì la protesta popolare. Tant'è che il trio Vendola-Introna e Losappio aprì la campagna elettorale nel gennaio 2010 proprio in loco. Per gettare fumo negli occhi la Regione presentò anche un ricorso amministrativo. E poi fino ai giorni nostri è andato in onda a più riprese l'avanspettacolo delle proteste telecomandate, come ad esempio a Termoli e a Manfredonia.

l'assessore regionale Elena Gentile a Termoli
Il sodalizio pro-trivelle è trasversale. Come mai, qualche tempo fa, l'allora assessore provinciale all'ambiente, tale Stefano Pecorella (voce dell'onorevole Leone del Pdl) di Manfredonia, attualmente a capo dell'ente parco nazionale del Gargano, non ha sollevato mai il problema? E per dirla tutta ha lasciato passare una marea di cancrovalorizzatori in Capitanata (in primis l'inceneritore fuorilegge della Marcegaglia, finanziato con denaro pubblico, congiuntamente al limitrofo impianto Cogeam) - nonché impianti industriali eolici e fotovoltaici che hanno devastato territorio e paesaggio della Daunia, senza arrestare questa folle corsa all'autodistruzione ed alla rapina di risorse locali - unitamente al presidente Pepe (Pdl), oltre alle trivelle straniere (Gdf) e non (Edison) che rubano il gas da decenni agli autoctoni, costretti a pagare bollette salatissime in cambio di inquinamento certificato? Chi si accaparra le royalties? Attenzione a chi finge di strapparsi i capelli, perché non la conta giusta. A proposito, dove sono le mezze calzette di Legambiente ed i tromboni suonati del WWF?

Il documento che ri-pubblico risale all'anno 2009, ed è stato rilasciato dalla regione Puglia alla Northern Petroleum.






dettaglio: autorizzazione della regione Puglia alla Northern Petroleum (anno 2009)

Buona riflessione: il disastro ambientale è servito e riverito. La Puglia sembra il Texas di Vendola: allora giù la maschera.

Mi auguro che la Procura Nazionale Antimafia - unitamente alla DDA di Bari - avvii rigorosi ed appronditi accertamenti giudiziari sulle attività delle giunte Vendola, dal 2005 ad oggi.

Fonte notizia: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/

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